Natale 2017

Il mio presepeEd eccoci a Natale. La concezione del tempo è sempre molto relativa: quest’anno mi sembra che Natale sia arrivato prima del solito ad esempio. Primo Natale in casa nuova. Primo presepe dopo 15 o 20 anni. Il caminetto mi è parsa la collocazione migliore. Allestirlo è stato come creare una scenografia, soddisfando il mio senso estetico/artistico ed il mio spirito teatrale. Il pastore con il braccio alzato indica ai tre Re Magi la strada. La lavandaia vicino al pozzo. Il pastorello con la pecorella al collo (il mio preferito) che guarda estasiato il bambin Gesù. Pecore e caprette a iosa e pure due cagnolini. Bonnie, la mia di cucciola, per fortuna non lo ritiene abbastanza interessante per distruggerlo, cani o non cani. Il mio Natale? In famiglia a casa di mamma. Surreale. Passato ad insegnare al compagno di  mia mamma come si utilizza il trespolo con le rotelle per camminare. E i ricordi si fanno sentire come fantasmi nella nebbia: poco più di un anno fa, sola in un letto di ospedale, in una città vicina ma non la mia. La possibilità che avrei potuto non recuperare la mia autonomia. Poi alzarsi piano, cominciare a stare seduta sul letto, e poi la fisioterapista che mi fa fare gli esercizi… e il trespolo. Una grande conquista. E poi doverlo abbandonare come si abbandona un amico fedele. Confesso che mi era pure balenato il pensiero di prendermene uno per casa… non si sa mai. No, non l’ho fatto, tranquilli. Il giorno dopo Natale scoprire che il compagno di mia mamma ha deciso che non gli piace la questione del trespolo e preferice deambulare a rischio caduta ogni 3 secondi con una stampella. Mah! A saperlo non sprecavo fiato e energia a Natale e mi abbuffavo di panettone e spumante. Ma forse è stato più Natale questo che tanti altri. A proposito, qui a fianco una mia interpretazione della Natività fatta in creta tanti tanti anni fa.Vi faccio i miei auguri più sinceri e a risentirci presto. Ciao